Il dialogo tra la maggioranza e i vari esponenti dell’opposizione moderata sembra dare nuova linfa al percorso per le riforme costituzionali. Al termine dei colloqui, il governo ha annunciato un'intesa che stabilisce la road map della transizione. Nel frattempo, l’opposizione più radicale convoca nuove manifestazioni di piazza e si prevedono nuovi cortei di massa nei prossimi giorni. Le forze di opposizione più intransigenti si dichiarano insoddisfatte in quanto non è stata accolta la principale richiesta del movimento, la rimozione del despota, al potere da decenni. Preoccupa l’opinione pubblica internazionale la crescente pressione esercitata dal governo sul web, sui mezzi di informazione e, più in generale, sulle comunicazioni: al riguardo, il regime ha dichiarato che non accetterà pressioni straniere. Il Gruppo per la Giustizia e la Libertà vede con favore la formazione di un governo di unità nazionale per garantire una transizione pacifica del potere e la riforma costituzionale. Forte preoccupazione anche per i siti archeologici, una delle principali fonti di ricchezza del Paese, ultimamente deserti e lasciati in uno stato di desolante abbandono.
Abbiamo appena trasmesso le ultime notizie dall’Italia. D’Egitto.
Ci saranno altri modi, se vorrete
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Questo posto dell’Espresso – che non aggiornavo da molti giorni, e me ne
scuso – finisce qui dopo 15 anni esatti: pensate che quantità mostruosa di
sciocch...
4 anni fa
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