sabato 21 maggio 2011

Contro Current


LA RISPOSTA DI SKY

A Sky Italia abbiamo stima per Current TV e per Al Gore. Per questo motivo lo scorso 13 maggio abbiamo fatto al suo socio, Joel Hyatt, un’offerta per continuare ad avere Current per altri tre anni su Sky (vedi allegato). Non corrisponde dunque affatto al vero che Sky abbia deciso unilateralmente di cancellare il canale.

Purtroppo, Joel ha deciso di non accettare la nostra offerta e ha chiesto invece di avere il doppio di quanto Current percepisce attualmente, una cifra che arriva ad essere vicina a 10 milioni di dollari. Si tratta di una richiesta decisamente troppo alta, specie in relazione alle recenti performance del canale. Al Gore ha diffuso dati assolutamente inesatti sull’audience del canale, sostenendo che un abbonato di Sky su due guarda Current una volta la settimana. La realtà, purtroppo, è assai diversa: i dati Auditel dicono che solo un abbonato di Sky su 25 ha guardato Current almeno per 10 minuti in una settimana nel corso del 2011. Lo share del canale è dello 0,03% su media giornaliera e dello 0,02% in prima serata con una media giornaliera di 2.959 telespettatori, come rilevato da Auditel nel 2011. Si tratta di dati in calo del 20% sulla media giornaliera e addirittura del 40% in prima serata, se comparati al 2010. Se il canale avesse raggiunto l’obiettivo di 4500 telespettatori medi giornalieri, concordato nel contratto, la partnership sarebbe stata rinnovata automaticamente per ulteriori due anni.

Quanto al resto, sono sciocchezze: ho dovuto cercare su Google il nome di Keith Olbermann perché non sapevo chi fosse. La decisione di non rinnovare il contratto con Current quindi non è dovuta ad alcuna cospirazione politica: si tratta semplicemente di una trattativa economica, che ho gestito io con la mia squadra in Italia. Non ho mai parlato con Rupert Murdoch di nessuno di questi temi. E Silvio Berlusconi non ha mai promesso a Sky nessuna frequenza digitale terrestre se ci fossimo liberati di Al Gore. Sfortunatamente Al Gore in Italia non è così rilevante.


Come dimostra la nostra proposta, abbiamo fatto l’offerta più adeguata per il rinnovo del contratto con il canale. Se Al Gore è così convinto del successo di Current non dovrebbe avere alcun problema a trovare risorse finanziarie, dal momento che una televisione di successo si porta dietro anche maggiori introiti pubblicitari. Sia Al che Joel sono operatori molto esperti del settore della tv via cavo negli Stati Uniti. Tutto ciò rappresenta una pratica negoziale consolidata negli Stati Uniti.


Dunque se davvero desidera che Current Tv rimanga in Italia, scriva a Joel Hyatt a hyatt@current.com e gli chieda – con la stessa determinazione con cui ha scritto a me – di accettare la nostra offerta, come hanno fatto tantissimi suoi colleghi editori, e noi saremo molto felici di avere Current TV su Sky per altri tre anni.


Cordialmente,

Tom Mockridge

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LA MIA RISPOSTA A SKY
 
Cortese Mr. Mockridge,

sono abbonato Sky da molti anni. Finora non vi avevo mai scritto per lamentarmi anche se ritengo, ad esempio, che il livello della programmazione cinematografica si stia visibilmente deteriorando, in particolare per quanto riguarda i film di qualità (per fare un esempio, MGM non vale Studio Universal).

In questo caso, tuttavia, ritengo giusto far sentire la mia (nostra) voce: pago l'abbonamento proprio per non vedere applicata sul satellite la stessa logica devastante dell'audience che ha ridotto le nostre reti generaliste allo stato che oggi ben conosciamo. Mi aspetto di trovare nel vostro bouquet voci fuori dal coro, spazi liberi di testimonianza, sperimentazione, anche se seguiti da una minoranza.


La programmazione di Current non può essere mainstream, anche se la sua vocazione editoriale, orientata all'inchiesta e all'approfondimento, andrebbe incoraggiata (vedi il caso di successo di Report). Dovreste aver capito che la tv di Al Gore ha un valore simbolico proprio in Italia, vista la sconcezza di un trust televisivo e di un conflitto d'interessi senza eguali, che riducono al lumicino il pluralismo e la libertà di espressione.


Se le richieste contrattuali sono esose, contrattate: è il vostro mestiere, non il nostro. Spegnendo Current, togliete a molti una delle pochissime possibilità residue di sentire in tv una voce indipendente. Se non capite questo, vuole dire che non avete la sensibilità, editoriale e di marketing prima che politica, per comprendere appieno il Paese in cui operate e la deprimente situazione in cui attualmente versa. Tanto vale mettere, al posto vostro, un dispositivo automatico che, quando l'audience scende al di sotto di un certo livello, invia automaticamente le lettere di disdetta alle varie reti. No, un buon palinsesto per il satellite, articolato e pluralista, non si fa così.


Giulio Lo Iacono