"Non è la libertà che manca; mancano gli uomini liberi" (Leo Longanesi)
domenica 25 settembre 2011
“Carnage” e “Contagion”, in equilibrio sulla crisi
Questa opinione contiene "spoiler", ovvero riferimenti alla trama del film che possono rovinarne la visione a chi non lo ha ancora visto.
Era il 7 agosto del 1974 quando Philippe Petit camminò su una corda spessa meno di tre centimetri tra le Torri Gemelle di New York, a 417 metri d'altezza e senza sistemi di sicurezza. Petit era piccolo nel vuoto come oggi è piccolo l’Impero Occidentale, crollato in quel 2001, fisicamente per la barbarie terrorista e simbolicamente per l’inesorabile avanzare dei nuovimondi.
Precipitiamo senza paracadute, si sgretolano l’economia e la fiducia e con loro i nostri valori e i codici identitari più profondi. Due film, apparentemente diversi, si parlano e ci parlano di quest’equilibrio precario, di questa fragilità, nella quale un episodio qualsiasi, un piccolo incidente o una tragica fatalità, possono mettere in discussione i pilastri della convivenza civile, facendo emergere un’aggressività tribale ed egoista. Nel film di Polanski, la miccia è un bastone che finisce sui denti di un undicenne nel corso di una rissa tra ragazzini: l’infortunio rivela la vera natura dei rispettivi genitori, facendo affiorare, in un crescendo claustrofobico, conflittualità sopite e ansie non devitalizzate. Nel film di Soderbergh, una pandemia, originatasi per un casuale contatto tra due animali, si sta diffondendo in tutto il mondo, con un contagio rapido e mortale: le ombre della paura sfidano la solidarietà, obbligando a bassezze e prepotenze per salvarsi dall’agente patogeno.
Il lieto fine non è più così scontato, anzi inquieta proprio in quanto c’è. I due bambini giocano di nuovo al parco, inopinatamente senza prendersi a mazzate, mentre il loro criceto scorrazza allegramente; il miracoloso vaccino contro il nuovo e imprevedibile virus è stato finalmente prodotto e distribuito. Ma sappiamo che si tratta di un equilibrio precario. E che, alle due estremità della corda su cui camminiamo, potrebbe non esserci ormai più alcun appiglio.
Gara degli incipit 2009, "Dux and the City" si è classificato al terzo posto tra i 12 finalisti selezionati dalla Scuola Holden. Grazie a tutti coloro che hanno votato.
Ci saranno altri modi, se vorrete
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2 commenti:
la persona nella foto e' un uomo?
Certo è la foto originale di Petit nel 1974
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