mercoledì 25 febbraio 2009

Italia 2

Dopo aver fondato Milano 2, Silvio Bellicapelli è riuscito finalmente nell’impresa più difficile: plasmare l’intero Paese a sua immagine e somiglianza.

Oggi viviamo in una vera e propria Italia 2, un’Italia parallela a quella reale. Nelle nostre platoniche caverne, i media proiettano ombre che non riusciamo più a distinguere dalla realtà. La realtà stessa si fa racconto, fiaba, all’occorrenza incubo, come per gli stupri. Erezioni elettorali.

La creazione del consenso popolare nell’Italia 2 si basa su una raffinatissima forma di propaganda , assai meno esplicita di quella fascista, quindi molto più insidiosa. Possiamo chiamarla Propaganda 2. O, per brevità, P2.

La politica, l’economia, la cronaca: tutto diventa funzionale alla creazione di consenso, maniacalmente misurato da infallibili sondaggisti. Settimane di estenuante dibattito su temi che interessano pochi, come le intercettazioni, servono, per esempio, a distogliere provvidenzialmente l’attenzione dalla crisi economica: un fatto, per il quale le risposte governative sono vaghe e deboli. Ma l’impotenza non è contemplata dal machismo del leader. Quindi meglio, molto meglio, parlare d’altro.

Anche il corpo della povera Eluana viene usato strumentalmente: utile per avvicinarsi al Vaticano, utile per attaccare il Quirinale. Senza pietà, contro la libertà di scegliere una fine dignitosa per la propria esistenza, Silvio Bellicapelli si scaglia come uno zombie: in conferenza stampa arriva a ricordare che la ragazza, in coma da 17 anni, poteva generare un figlio in quanto aveva le mestruazioni. Niente di diverso dal solito: è sempre stato abituato a considerare il corpo femminile come uno strumento di cui servirsi. L’ha fatto anche questa volta. Eluana come le veline, come le ragazze del Drive-in.

E’ l’agenda-setting, bellezza. Decide lui di cosa parlare; il messaggio viene poi amplificato da migliaia di appositi giornalisti a libro paga. I temi vengono tirati fuori come un mago estrae il coniglio dal cappello a cilindro: dal milione di posti di lavoro alle tre “i”, da meno tasse per tutti al poliziotto di quartiere, dal ponte sullo Stretto alle ronde dei cittadini. La realtà italiana viene giornalmente distorta. Non troppo, per non dare nell’occhio. Ma quel tanto che basta per addomesticare, rincitrullire, anestetizzare.

Alcune stime ci dicono che ormai quasi il 10% del PIL è prodotto dal lavoro degli immigrati. Questo succede nel Paese reale. Ma per Italia 2 si tratta esclusivamente di assassini, stupratori, maniaci da prendere a calci in culo con il placet governativo. Il controllo si fa sempre più ossessivo, devono decidere tutto,anche il vincitore di Sanremo, perché ogni deviazione è una falla del sistema: persino a Mentana saltano i nervi, e abbiamo detto tutto.

Ma tanto ormai è finito il tempo delle foglie di fico. Il potere è assoluto, sfacciato, non ha bisogno di contraltari nè giustificazioni, non hanno più bisogno di fingere un senso democratico che non hanno mai avuto. La città reale non esiste più. Esiste solo la città perfetta. Il prato è rasato, le siepi potate. I palazzi si riflettono nel laghetto artificiale con i cigni. Poca gente per strada. Tanto c’è la tv.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bentornato Giulio! da utente anonimo ;-)