venerdì 28 agosto 2009

CensureRAI

“Viva la RAI: se sarai buono il tuo Mazinga vedrai!
Oppure no…Dipende dal funzionario RAI”.


Parole profetiche quelle di Renato Zero che, nel lontano 1982, già scherniva l’eccesso di zelo censorio praticato da occhiuti funzionari e patetici azzeccagarbugli di viale Mazzini.

Come succede a tutte le metastasi, negli anni si estendono. Oggi la censura si annida anche nelle pieghe più recondite del palinsesto, in programmini apparentemente innocui come quell’Appuntamento al cinema a cura dell’AnicaAgis, che promuove i film in uscita sul grande schermo.

Il trailer di un documentario di prossima circolazione, Videocracy, che racconta l’ascesa delle tv di Berlusconi, è stato rifiutato dal servizio pubblico, in quanto lo spot sarebbe un “inequivocabile messaggio politico di critica al governo”.

Finalmente l’hanno messo nero su bianco: in tv non si critica l'esecutivo. Questi servi sciocchi pretendono di pensare per noi, decidendo cosa possiamo e non possiamo vedere. Il piccolo schermo non è mai stato così piccolo.

IL TRAILER DI VIDEOCRACY

1 commento:

Danx ha detto...

ahahahha ma perchè non si può criticare il governo?
ma chi cazzo è? dio???
manco fosse una persona intoccabile, cos'è il governo, qualcuno me lo dica!!!
è una mandria di mafiosi ecco cos'è ed ecco perchè non lo si può criticare...quel manipolo di farabutti pronti a far tacere in ogni modo onesti e liberi cittadini non più liberi grazie a loro, molto liberali e moderati, uhhhh!