lunedì 20 luglio 2009

La voce della Luna

Stasera i tg nazionali NON hanno trasmesso gli spezzoni audio, disponibili sul sito dell’Espresso, che vedono il nostro premier interloquire amabilmente con una escort.

Esattamente 40 anni fa, in una notte di luglio come questa, la televisione raccontava “un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”. Era la golden age della tv: Walter Cronkite, scomparso proprio pochi giorni fa, era la voce della Luna per gli americani. Un cronista autorevole, per questo enormemente amato negli States.

In Italia una figura come quella di Cronkite sarebbe oggi impensabile. Un inviato, anchorman, conduttore, editorialista, al servizio del pubblico e che pensa con la sua testa. Eppure non sarebbe così difficile. Basterebbe che qualcuno facesse semplicemente il giornalista.

Questa sera la tv italiana ha seppellito definitivamente sé stessa e quel poco che restava della sua credibilità. Chi vuole informarsi deve andare su Internet. I direttori dei nostri telegiornali sono persone serie e non parlano di zoccole. Sarebbe un po’ come parlare di sé stessi.

1 commento:

paperinik ha detto...

Ieri sera sono stato in Piazza del Popolo per show "La Luna ha quarant'anni"...

Raggiungo Piazza del Popolo attorno alle 22.00 quindi ad un ora dall'inizio della manifestazione che sul sito www.estateromana.comune.roma.it così veniva presentata: "Talk Show “500 Lune fa, 40 anni dall’Apollo 11”, una serata speciale per rievocare la missione dell’Apollo 11 insieme a testimoni diretti dell’evento, giornalisti, scienziati e astronauti".
Mi aspettavo di trovare gente di un certo "calibro", roba forte all'americana ma subito scorgo sul palco Mario Tozzi, Piero Angela, dirigenti Telespazio/Alenia e qualche giornalista alla naftalina.

Mi aspettavo che il "talk show" fosse interrotto di tanto in tanto da meravgliosi filmati d'epoca o da moderne elaborazioni in computer grafica (memore dello spettacolo visto al Planetarium del American Museum of Natural History di NY)... anche qui, una delusione... i video venivano proiettati su micro schermi rispetto alle dimensioni della piazza e del palco stesso ed avevano più il sapore di uno spot... infatti, venivano mostrati i treni di Trenitalia e gli aerei Alitalia, che tutti sappiamo avere assoluta attinenza con il tema dell'evento... si vedevano i satelliti che con italico orgoglio abbiamo sparato nello spazio... si vedevano le parabole di Telespazio con un vago sapor di marchetta...

La cosa più bella da vedere era la sfera traslucida che sovrastava il palco (ammetto di averne immaginato la caduta con spappolamento di Tozzi in stile Grattachecca e Fichetto... ma è un retaggio della mia adolescenza con i Simpsons) sulla quale veniva proiettata la terra in 3D che ruotava, intervallata da proiezioni di galassie, spicchi di cielo stellato, nebulose, etc, etc...

Morale della favola, dopo una mezz'ora, non ho più retto ai soporiferi interventi dei partecipanti che ovviamente andavano fuori tema ogni tre per due e me ne sono tornato a casa, un po' demoralizzato per l'occasione culturale perduta, ma soprattutto per non essere riuscito a resistere fino allo spettacolo con suoni e luci delle 23.45 che, sempre sulla carta, anzi, su internet, doveva assomigliare al SonicVision del suddetto American Museum of Natural History di NY, realizzato peraltro con la partecipazione di Moby, il cantante che si sarebbe esibito in coda all'evento.

Per concludere, non pretendevo mica la Luna... (ahahah, passatemela, please) mi spiego meglio, non pretendevo di trovare sul palco Armstrong, Aldrin e Collins... ma qualcosa in più di Mario Tozzi! Avrete capito che il personaggio non è la mia passione... nulla di personale, è che lo trovo frivolo, televisivo, costruito, lontano da nonno Angela, lontano dal mamma Colò, vicino più alla Ventura che al giovane Alberto Angela...

Ciao Giulio e grazie per i tuoi post divertenti, irriverenti e quasi sempre spunto di riflessioni sui temi di attualità