sabato 1 gennaio 2011

Buon anno

Ultime sconvolgenti rivelazioni da Wikileaks sulla storia italiana.


C’è un unico filo rosso che unisce il delitto Matteotti, la strage di Portella della Ginestra, l’uccisione del segretario della Camera del lavoro di Corleone Placido Rizzotto, l’attentato a Togliatti, la morte del bandito Salvatore Giuliano, il caso Wilma Montesi, l’avvelenamento del criminale Gaspare Pisciotta, l’assassinio del segretario della Camera del lavoro di Sciarra Salvatore Cardinale, la polizia che spara sui manifestanti a Reggio Emilia provocando 5 morti (gli scontri erano determinati dalla decisione di svolgere il congresso Msi a Genova, medaglia d’oro della Resistenza), l’ “incidente” aereo in cui morì il fondatore dell’Eni Enrico Mattei, la strage di Ciaculli in cui morirono 7 carabinieri, la tragedia del Vajont (1917 morti), i preparativi per il golpe De Lorenzo, la strategia della tensione, la P2, la battaglia di Valle Giulia, la strage di piazza Fontana, il “suicidio” dell’anarchico Pinelli, la rivolta di Reggio Calabria capeggiata da Ciccio Franco, la strage ferroviaria di Gioia Tauro, la scomparsa del giornalista Mauro De Mauro, il tentato golpe Borghese, l’uccisione del Procuratore di Palermo Pietro Scaglione, la morte mentre piazzava una bomba dell’editore Giangiacomo Feltrinelli, l’uccisione del commissario Luigi Calabresi, il rogo di Primavalle, la strage alla questura di Milano, la strage di piazza della Loggia, la strage dell’Italicus, le Brigate Rosse e Ordine Nuovo, Potere Operaio e Avanguardia Nazionale, il massacro del Circeo, l’omicidio di Pier Paolo Pasolini, l’assassinio del giudice Francesco Coco opera dei terroristi di sinistra, l’assassinio del sostituto procuratore Vittorio Occorsio opera dei terroristi di destra, la morte della studentessa Giorgiana Masi, la gambizzazione di Indro Montanelli, l’uccisione del giornalista Carlo Casalegno, la strage di via Fani (5 morti) e il rapimento di Aldo Moro, l’omicidio dell’attivista e conduttore radiofonico Peppino Impastato, l’omicidio di Aldo Moro, l’assassinio dell’operaio Guido Rossa, l’uccisione del giornalista Mario Francese, l’uccisione del giudice Emilio Alessandrini, l’uccisione del segretario provinciale Dc Michele Reina, l’uccisione del giornalista Mino Pecorelli, dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, del vice questore Boris Giuliano e del giudice Cesare Terranova, del presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella e del vicepresidente CSM Vittorio Bachelet, del capitano dei carabinieri Emanuele Basile e del giornalista Walter Tobagi, la strage di Ustica (81 morti), la strage alla stazione di Bologna (85 morti), l’omicidio del giudice Gaetano Costa, la banda della Magliana, il sequestro di Ciro Cirillo e le trattative Br-camorra-Dc per liberarlo, la guerra di mafia e l’uccisione dei boss Bontate e Inzerillo, l’uccisione del dirigente Pci Pio La Torre, l’uccisione del direttore del Banco Ambrosiano Roberto Calvi, l’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta, l’uccisione del magistrato Giangiacomo Ciaccio Montalto, l’arresto e l’ingiusta condanna del presentatore tv Enzo Tortora, la scomparsa di Emanuela Orlandi, l’autobomba che uccide il consigliere istruttore Rocco Chinnici, due agenti e il portiere, l’uccisione del giornalista Pippo Fava, la strage del rapido 904 (15 morti), l’uccisione dell’economista Cisl Ezio Tarantelli, l’uccisione del capo della Squadra Mobile di Palermo Peppe Montana, l’uccisione del vicequestore Ninni Cassarà e di un agente, l’uccisione del giornalista napoletano Giancarlo Siani, l’avvelenamento del banchiere piduista e criminale Michele Sindona, la banda della Uno Bianca (uccise 24 persone a scopo di rapina, era composta da poliziotti), l’omicidio dell’ex sindaco di Palermo Giuseppe Insalaco, l’uccisione del senatore Dc Roberto Ruffilli, l’uccisione del Presidente della Corte d’Assise di Palermo Antonino Saetta e del figlio, l’uccisione del giornalista Mauro Rostagno, il fallito attentato all’Addaura a casa di Giovanni Falcone, l’uccisione del funzionario della Regione Sicilia Giovanni Bonsignore, Gladio, l’uccisione del giudice Rosario Livatino, l’omicidio del magistrato Antonino Scopelliti, l’uccisione dell’imprenditore siciliano Libero Grassi, l’omicidio del braccio destro di Andreotti in Sicilia Salvo Lima, la strage di Capaci che uccide il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e 3 agenti della scorta, la strage di via D’Amelio che uccide il magistrato Paolo Borsellino e 5 agenti della scorta, Tangentopoli, l’uccisione dell’imprenditore legato a Cosa Nostra Ignazio Salvo, l’uccisione del giornalista siciliano Beppe Alfano, il “suicidio” dell’ex direttore delle partecipazioni statali Sergio Castellari, l’attentato mafioso al presentatore tv Maurizio Costanzo, la bomba mafiosa di via dei Georgofili a Firenze (5 morti), il suicidio del presidente Eni Gabriele Cagliari a S. Vittore, il suicidio dell’imprenditore Raul Gardini, la bomba mafiosa in via Palestro a Milano (5 morti), le bombe mafiose a S. Giovanni al Laterano e a S.Giorgio al Velabro a Roma, il “suicidio” in carcere del boss mafioso Antoninio Gioè, l’uccisione del prete antimafia don Pino Puglisi, l’omicidio della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin, la tragedia del Cermis (20 morti), l’uccisione dei giuslavoristi Massimo D’Antona e Marco Biagi.


Il filo rosso è che siamo una banda di coglioni.

2 commenti:

gabriella ha detto...

...e che abbiamo smarrito per strada, se mai lo abbiamo avuto, il sentimento dello sdegno, quello che Maurizio Viroli definisce l'"ira dei buoni" mentre per Bobbio è "l'arma senza la quale non vi è lotta che duri ostinata, senza la quale, vittoriosi, ci si infiacchisce e, vinti, si cede". Sdegno contro la rassegnazione che pervade tutti i gangli del nostro paese, ridotto ad un analfabetismo etico senza precedenti. Buon Anno.

Giulio Lo Iacono ha detto...

Cara Gabriella, Flaiano diceva che "i nomi collettivi servono a fare confusione: 'Popolo, pubblico...'. Un bel giorno ti accorgi che siamo noi; invece credevi che fossero gli altri". Credo che, senza avere coscienza di sè, non sia possibile provare alcun sentimento, incluso lo sdegno. Buon Anno anche a te.