martedì 9 giugno 2009

Analisi del vuoto

Blog Out
Secondo un'indagine del Censis, durante la campagna elettorale il 69,3% degli elettori ha formato la sua scelta attraverso le notizie e i commenti trasmessi dai telegiornali. I Tg restano il principale mezzo per orientare il voto soprattutto tra i meno istruiti (il dato sale, in questo caso, al 76%), i pensionati (78,7%) e le casalinghe (74,1%). Al secondo posto si piazzano i programmi televisivi di approfondimento giornalistico a cui si e' affidato il 30,6% degli elettori.
Al terzo posto si colloca la carta stampata: i giornali sono stati determinanti per il 25,4% degli elettori.
Internet non sfonda nella comunicazione politica. Durante la campagna elettorale, per formarsi un'opinione solo il 2,3% degli italiani maggiorenni si e' collegato ai siti web dei partiti per acquisire informazioni, e solo il 2,1% ha visitato blog, forum di discussione (tratto da
www.repubblica.it)

Dux and the City
Mussolini fondò Cinecittà e fu, con Lenin, il primo statista a credere nella propaganda del cinema. Il potere dell’immagine però non era tutto, c’era anche quello della parola.
La radio fu da subito al centro della propaganda di regime: le trasmissioni iniziarono il 6 ottobre 1924 con il nome di Unione Radiofonica Italiana (Uri) per poi diventare nel 1927 Ente Italiano Audizioni Radiofoniche (Eiar), diretta antenata della Rai. Le trasmissioni ricreative venivano alternate ai discorsi del Duce, alle Cronache del regime e al Commento dei fatti del giorno. Alcuni programmi erano realizzati sotto il diretto controllo del partito.
Anni luce o Istituto Luce? La recente campagna elettorale è stata caratterizzata da un totale asservimento della televisione che ha mascherato i fatti e che, come dimostra l’indagine Censis, è servita moltissimo a puntellare un consenso che, in un normale Paese democratico, sarebbe crollato.
Della serie: ti piace vincere facile, eh?

Dagli Appennini alle urne
Il PD tiene solo in Emilia e in Toscana e neanche come una volta. Il resto, dal nord leghista e berlusconiano al sud clientelare, è un mezzo disastro. Franceschini fa venire in mente la famosa battuta: “Lei dice cose nuove e interessanti. Peccato che le cose nuove non siano interessanti e quelle interessanti non siano nuove.” Il segretario democratico sembra uno di quei supplenti che, a scuola, sostituivano gli insegnanti titolari. Non è di ruolo: sapendo che va via a ottobre, le sue interrogazioni, le sue note (e le sue idee sulle future alleanze) valgono poco.

Lègami!
Ricky è stato rilasciato da un manicomio, e sa esattamente cosa vuole fare: cerca di convincere Marina, una pornostar con la quale una volta aveva fatto sesso, a sposarlo. Lei è riluttante e così lui la lega al letto.
Il film di Almodóvar ha una trama perfetta per l’orizzonte culturale (?) leghista. Probabile un adattamento italiano. Dall’Extremadura al celodurismo.

Una vicenda grammatica
L’italiano malfermo di Antonio Di Pietro toglie autorevolezza alle cose (giuste) che dice. Da solo, il suo partitino monocratico non è credibile e non offre un’alternativa reale di governo. Scoria di un italiano.

Il bello del mattone
Al fascinoso Pierferdy sta forse riuscendo l’aspirazione dorotea di una vita: diventare l’ago della bilancia, determinante per la vittoria degli uni o degli altri. Ha riesumato De Mita (sob), scommesso su Emanuele Filiberto (sic), il suo vice si chiama Totò Cuffaro (gasp). Ma al centro, si sa, ci sono sempre molti Casini. Nonostante tutto, il suo futuro è rosa. Anzi, è Azzurra.

Gemelli diversi
L’autolesionismo dello spezzatino comunista è tale che, pur di appagare il loro narcisismo elettorale, si presentano separati e mancano il quorum. Quousque tandem abutere patientia nostra? Condannati all’estinzione dalla storia e dalla matematica. Giurassici.

P.S.
Secondi Fini
L’outsider. Il compagno Fini si sta accreditando come uomo delle istituzioni, all’insegna del politicamente corretto. Siamo guardinghi, ma al momento rimane l’unico che, a destra, antepone la Camera alla telecamera.

1 commento:

Danx ha detto...

Anche io ho linkato nel mio blog l'articolo (de La Stampa però) riguardante il dato del Censis, non che sia una novità cmq...
Mi chiedo però se la gente si affidi alla tv per comodità, quindi pigrizia, se ci crede veramente e se si faccia davvero traviare? Io non riesco proprio a guardarla, perchè ho gli anticorpi e molti no?
Perchè si dice: "sono tutti uguali", se nessuno di questi uomini medi va mai a cercare notizie sulla fedina penale dei nostri politici?

Di Pietro secondo me sta facendo passi in avanti nel parlare...da qui a poco ci stupirà!!!

PS: comunisti coglioni ahahahh