sabato 6 dicembre 2008

Il re è nudo ma chi se ne importa?

La satira politica in tv non graffia più. E non fa audience. Che succede?
Intanto abbiamo una realtà che supera costantemente la fantasia. Con un premier che sembra Macario. Lì c'è poco da aggiungere.
In secondo luogo, i fratelli Guzzanti, numeri uno in questo settore, si fanno vedere poco e niente.
Infine, le imitazioni satiriche proliferano dappertutto. Le abbiamo viste in "Artù", "Annozero", "Quelli che..", "Glob", "Parla con me", "Non perdiamoci di vista", "Crozza Italia"...Sicuramente dimentico qualcosa.
La satira sembra soffrire la stessa entropia della sinistra. Una volta c'era il grande partito-trasmissione: la scuola della Dandini, tutto era lì dentro, cucito insieme e con un filo narrativo coerente. Poi, l'esplosione in mille partitini/minivarietà, dettata dal protagonismo dei piccoli leader ma senza un'identità precisa. E anche oggi, l'adesione a un singolo programma non è affatto garanzia di coerenza, in politica come in tv.
E in politica come in tv il Potere ("divide et impera") si giova di questa diaspora. Approfitta della debolezza altrui per rafforzarsi ulteriormente. Così vince Berlusconi. E pure la De Filippi.

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