mercoledì 10 dicembre 2008

Non sappia la sinistra quel che fa la sinistra


La coazione a ripetere della sinistra italiana: dividersi su qualsiasi argomento. A prescindere, come diceva Totò. Così giovedì scorso ci è toccato assistere, nel corso di Annozero, all'ennesimo regolamento di conti progressista, peraltro su un evento che cambierà le sorti dell'umanità: la vittoria di Luxuria all'Isola.

Da un lato Norma Rangeri del Manifesto, orgogliosamente e cocciutamente contraria al circo Barnum di reality e affini. Dall'altro Piero Sansonetti di Liberazione, felice della vittoria transgender, con ogni probabilità intimamente convinto che "il sistema va cambiato dal di dentro". Entrambi hanno affrontato la questione, comicamente seduti accanto a Belen Rodriguez, con la stessa ironia che si può rintracciare in una madrassa.

In mezzo ci siamo noi, che abbiamo assistito a tante di queste faide spacciate per "libertà intellettuale" e "democrazia interna", che non abbiamo più nemmeno voglia di entrare nel merito. Dal congresso di Livorno alle svolte di Salerno e della Bolognina fino alle noci di cocco dell'Honduras, il risultato è sempre una specie di mitosi cellulare, che porta le varie formazioni a dividersi in subparti sempre più piccole, con percentuali elettorali ormai da prefisso telefonico, ma tutte entusiaste del proprio orticello. Tutte con la verità in tasca.

I prossimi "dibattiti" interni alla sinistra saranno: meglio attaccare Berlusconi o meglio non "demonizzarlo"? Meglio il caviale Beluga o Oscietra? Per il brindisi di Capodanno meglio lo champagne bianco o rosé? Non vediamo l'ora di appassionarci a questi nuovi, epici scontri. Così ci avvicineremo alla scissione dell'atomo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie Giulio!
ti dico solo grazie,non perche la pensi come me , vedi di non fraintedermi..beh sarebbe però troppo complicato dirti perchè, forse non ho un perchè, anche se ti avevo lasciato scritto un po' cosa ho provato e vissuto vedendo quella trasmissione e x carità nel pieno rispetto dei gay e dei loro diritti civili..purtroppo a proposito dell'industria della denuncia , anche se non sono d'accordo con certe parti di paolo barnard, credo che per la parte in cui dice che l'antisistema a lente di ingradimento di tante inciviltà, si è reso pari al sistema ,quindi più disperante, è la parte in cui ha piu centrato nel cuore del problema..santoro è stato quindi irresponsabile, rispetto a un paolini che non avrebbe fatto consumare nulla della memoria per esempio, e avrebbe dato risalto anche solo ai documenti sul "pezzo" (di stato), raccolti l'anno precedente..ke non mi deve far pensare abbia cavalcato come altri ,causa leggi dello scaffale( in questo caso del mercato dell'attualità rispetto alle prioprità che dovrebbe aver chiare come ben tu scrivi, per non distrarre anche lui dal tema centrale del nostro paese?)

mi spiace essere cosi classista su certi aspetti dell'uomo che rivoluzionario o anti rivoluzionario, detsra o sinistra( concetti ormai per me abbontantemente morti),dritto o rovescio, quando non funzionano, spesso sia così per le pene del successo e della vanità ..in base ciò i deliri di onnipotenza sia dalla parte più sana(antisistema) che dall aprte piu malata( sistema)

ti ringrazio per aver parlato di Norma Rangeri, quando ho inziato a leggerti, con le sue profondità psiche analitiche direi( come in un mio commento),bellezze e bruttezze ben rappresentate nello stesso mezzo "visionario" ( o tutto il contrario come nel numero maggiore delle trasmissioni) , ti ho sentito sulla sua buona E cattiva strada .-)
ti abbraccio forte Giulio,e scusa se ti fosse sembrato che fossi sparita
Lupo
(rosanna)